Amazon in corsa per la fornitura dei servizi Cloud al Pentagono

Il Dipartimento della Difesa statunitense vuole scegliere un unico fornitore per i servizi di cloud computing e Amazon Web Services sembra essere l’unica azienda rimasta in corsa.

Il contratto per il Joint Enterprise Defense Infrastructure (JEDI) ha un valore di 10 miliardi di dollari, visto che l’azienda fornitrice andrebbe a gestire tutta l’infrastruttura e i servizi cloud del Pentagono, ma diversi concorrenti si sono ufficialmente lamentati per un appalto che – a detta loro – sembrerebbe fatto apposta per l’azienda di Jeff Bezos.

Microsoft, Oracle e IBM (Google si è ritirata dopo una protesta dei dipendenti per i troppi legami col Pentagono) sono fra le aziende che criticano la mossa del DoD, e lo stesso presidente USA Donald Trump (già da tempo ai ferri corti con Bezos, proprietario fra le altre cose del Washington Post) ha dichiarato che saranno effettuati controlli molto più approfonditi sull’appalto.

Quindi di fatto l’aggiudicazione del contratto ad Amazon – che nel 2014 si è aggiudicata un contratto simile con la CIAper ora è sospesa e non è dato sapere quando si concluderà il processo di verifica voluto da Trump.

Per approfondire: Meet America’s newest military giant: Amazon

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.