
Dopo aver dichiarato diverse volte la cyber guerra contro Israele (l’ultima appena qualche giorno fa), contro l’ISIS e contro il governo di Hong Kong, ora nel mirino di Anonymous è finito il Ku Klux Klan (KKK), colpevole di aver minacciato l’uso della “forza letale” contro le persone che protestavano a Ferguson (teatro dell’omicidio di Michael Brown nell’agosto di quest’anno, e tuttora sede di proteste e scontri).
Anonymous ha così lanciato l'”Operazione KKK” (#OpKKK), iniziando col sottrarre al Ku Klux Klan il principale account Twitter (@KuKluxKlanUSA), lanciando attacchi DDoS verso i provider che ospitano siti e contenuti del KKK, smascherandone i componenti e pubblicando i nomi, i profili Facebook e gli indirizzi di casa.
La sezione australiana di Anonymous ha messo in rete questo video:
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Nell’ambito della cyberwar quello di Anonymous è un gruppo interessante da studiare, poiché inizia a contraddistinguersi come uno dei più attivi “attori non statali” (quelle organizzazioni che, al pari degli Stati-nazione, mirano a influenzare e condizionare le politiche nazionali e internazionali).
Fonti:
http://www.inquisitr.com/1609144/ku-klux-klan-releases-letter-threatening-lethal-force-against-ferguson-protesters/
http://www.zdnet.com/anonymous-seizes-klu-klux-klan-twitter-account-over-ferguson-threats-7000035836/