
Il periodico The Australian Financial Review riporta che – secondo fonti dei servizi segreti locali – già da oltre dieci anni l’Australian Signs Directorate (controllato dal Dipartimento della Difesa) sviluppa e compie operazioni di attacco informatico contro i nemici dello Stato.
L’Australian Signs Directorate (ASD) avrebbe una sezione che gestisce azioni di attacco alle reti informatiche con lo scopo di ottenere (leggi rubare) informazioni ed elementi di intelligence. Ma non basta: all’interno di questa sezione vi sarebbe un sotto-gruppo che compie azioni avanzate di attacco come lo sviluppo di malware. Codici e payload malevoli verrebbero sviluppati con l’aiuto di agenzie alleate quali l’NSA e la britannica GCHQ, e negli anni questi malware sarebbero stati lanciati contro nemici come alcuni gruppi jihadisti che preparavano attacchi all’Australia e almeno un Paese “non democratico” ritenuto colpevole di aver organizzato azioni di intelligence contro interessi australiani.
Uno di questi malware di Stato sarebbe stato sviluppato non solo per cancellare dati, ma anche per disabilitare i meccanismi di raffreddamento dei sistemi colpiti, portandoli a un surriscaldamento e quindi a un potenziale danneggiamento fisico dell’hardware.
Fonte:
http://www.afr.com/p/technology/australia_launches_cyber_weapons_hR1B30qv3c6bYKJvquVzoO