La Corea del Nord raddoppia il numero degli hacker di Stato

Secondo una fonte militare sud-coreana, ripresa da Korea Times, la Corea del Nord avrebbe raddoppiato il numero di “cyber guerrieri” di elite, portandoli da 3000 a circa 5900.

“The communist country operates a hacking unit under its General Bureau of Reconnaissance, which is home to some 1,200 professional hackers,” he said, noting that they have been carrying out cyberattacks by establishing overseas bases in countries such as China.

While the United States has about 80,000 people in its cyberoperations units, North Korea outnumbers both the U.S. and Japan in terms of the number of elite hackers, another source said. The U.S. has 900, while Japan has 90, according to the source.
Experts say the communist country has been trying to boost its cyberwarfare capabilities as part of its unconventional arsenal.

Articolo completo su Korea Times.

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.