
Le guerre asimmetriche, si sa, hanno regole speciali.
Nella guerra informatica fra Stati i costi necessari per difendersi efficacemente sono estremamente superiori rispetto a quelli necessari per attaccare efficacemente. Per questo motivo, qui più che in altri ambiti, il deterrente riveste un ruolo fondamentale.
È in quest’ottica che si deve inquadrare la notizia della Danimarca che nei prossimi due anni spenderà oltre 62 milioni di Euro per “armare” una speciale divisione dedicata agli attacchi informatici. Attacchi, non difesa.
La Danimarca lamenta numerose intrusioni informatiche a danno delle sue aziende, incluse quelle che lavorano nel settore della difesa, e alcune di queste intrusioni sarebbero riconducibili a Stati spesso indicati come sponsor della cyber guerra invisibile, prima fra tutti la Cina.
Un altro elemento da tenere presente è che l’organizzazione preposta a lanciare questo tipo di rappresaglia è il Forsvarets Efterretningstjeneste, ovvero i servizi segreti militari. Un punto a favore di chi pensa che la cyber guerra debba essere prevalentemente appannaggio dei servizi segreti piuttosto che dell’apparato militare convenzionale.
Nota finale: da informazioni del Ministero dell’Economia danese pare che l’intero budget annuale del Forsvarets Efterretningstjeneste si aggiri sui 90 milioni di Euro. Un’iniezione di 62 milioni di Euro in due anni per un singolo progetto rappresenta una notevole caratterizzazione della struttura, che la porterebbe quindi a concentrare gran parte delle sue attività verso il dominio “cyber”.
Fonti:
http://www.thelocal.dk/20150102/denmark-prepares-to-wage-cyber-warfare
http://www.fmn.dk/videnom/Pages/Ministeromraadetsoekonomi.aspx