Hacker russi violano i sistemi della Casa Bianca

Tutto quello che si sa è che ignoti hacker si sono introdotti in una rete “non segreta” della Casa Bianca, usata da alti funzionari del Governo americano. Non sono stati riscontrati danni, ma nel corso dell’indagine la VPN e la intranet sono state disattivate per un certo periodo di tempo. Il sospetto degli investigatori è che gli hacker siano stati reclutati dal governo russo.

Il fatto che l’obiettivo dell’intrusione non fosse distruggere software o hardware fa pensare che l’intenzione degli hacker fosse quella di rubare dati o testare le difese del sistema.

Alla Casa Bianca vi è il massimo riserbo su questa vicenda, nota solo perché riportata al Washington Post da fonti che preferiscono restare anonime. Del caso se ne stanno occupando l’FBI, il servizio segreto e l’NSA.

Fonti:
http://www.washingtonpost.com/world/national-security/hackers-breach-some-white-house-computers/2014/10/28/2ddf2fa0-5ef7-11e4-91f7-5d89b5e8c251_story.html
http://www.nytimes.com/2014/10/29/us/white-house-cites-a-breach-by-hackers-.html
http://time.com/3545542/white-house-hackers-breached/
http://money.cnn.com/2014/10/29/technology/security/white-house-hack/

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.