Israele: Big Data contro il terrorismo

Big data, ovvero la raccolta, la gestione e l’analisi di enormi quantità di dati, è ciò che negli ultimi tempi ha consentito all’intelligence e ai militari israeliani di trovare e uccidere molti nemici, inclusi diversi leader di Hamas, secondo Ronen Horowitz, l’ex capo IT dello Shin Bet (noto ufficialmente come Israel Security Agency) in un’intervista rilasciata a Israel Defense.

Il servizio avrebbe utilizzato avanzati metodi informatici per effettuare il mining di informazioni da qualsiasi fonte (testo, video, audio, comunicazioni wireless, social media, servizi cloud, telecamere pubbliche) e analizzarle per estrapolare dati utili. La gigantesca mole di informazioni è spesso l’ostacolo più grande che deve affrontare chiunque cerchi di mettere in relazione dati di per sé irrilevanti. I metodi di analisi adottati dai servizi israeliani hanno tuttavia consentito loro di estrarre informazioni significative, permettendo a Israele di ottenere maggiori risultati nella lotta al terrorismo.

Fonte:
http://www.israeldefense.com/?CategoryID=484&ArticleID=3288

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.