La Turchia ha prodotto droni militari dotati di mitragliatrice

Presto le forze armate turche riceveranno in dotazione il Songar, un drone dotato di mitragliatrice di precisione prodotto dalla Asis Electronic and Information Systems (ASİSGUARD) di Ankara.

Il drone pesa 25 kg e ha otto pale rotanti, la mitragliatrice avrà 200 colpi da sparare singolarmente o in raffiche da 15. Secondo l’azienda il sistema può colpire un’area di 15 centimetri da una distanza di 200 metri e sono già al lavoro per aumentare questa distanza fino a 400 metri.

Si tratta del primo drone in assoluto equipaggiato con un’arma da fuoco, altri droni attualmente impiegati nei teatri di guerra sono in genere dotati di esplosivo o di granate.

Per ovviare al problema della precisione il sistema è dotato di sensori (fra cui una fotocamera e un telemetro laser) per calcolare distanza, angolo e velocità del vento. I movimenti del drone dovuti al rinculo sono mitigati da bracci robotici che compensano gli effetti dello spostamento sulla mitragliatrice.

È comunque ipotizzabile che droni del genere siano usati soprattutto per fuoco di soppressione o sbarramento, dove l’importanza della precisione è relativa.

Per approfondire: Turkey is getting military drones armed with machine guns

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.