
La DIA, Defense Intelligence Agency, intende avvalersi di tecnologie di machine learning per affrontare al meglio gli scenari del futuro, e vuole farlo in fretta.
Il sito military.com ha raccolto le dichiarazioni del Gen. Robert Ashley Jr. – direttore del servizio di intelligence del Dipartimento della Difesa USA – a un recente evento del Center for Strategic and International Studies. Ashley vuole che il nuovo progetto Machine-Assisted Analysis Rapid-Repository System (MARS) sia operativo prima di lasciare l’incarico, fra due anni.
Il MARS sostituirà l’attuale MIDB (Modernized Intelligence Database), creato negli anni novanta e ora considerato non più adeguato ad aiutare gli analisti militari. Secondo Ashley l’intelligenza artificiale e il machine learning rappresentano un enorme aiuto per evitare zone d’ombra all’interno della grande quantità di informazioni disponibili.
La sfida, una volta attivo il nuovo sistema, sarà trovare il giusto bilanciamento fra le indicazioni fornite dall’AI e le raccomandazioni degli analisti umani. Nessuno, secondo Ashley, vorrà trovarsi nella situazione di dover illustrare un’analisi interamente partorita dal computer. Quindi si dovrà anzitutto lavorare a lungo per testare gli algoritmi e assicurare che le analisi siano corrette, poi si dovrà costruire e mantenere un equilibrio fra analisi dell’AI e giudizio dell’analista umano, che dovrà considerare il sistema solo come uno dei tanti strumenti a disposizione.
Intanto il 17 ottobre si terrà a Washington, DC il “MARS Classified Industry Day“, un incontro ad accesso selezionato limitato ad aziende USA e dei Paesi “five eyes” (oltre agli Stati Uniti: Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda) aventi il nulla osta di sicurezza “secret”.