L’Unione Europea rafforza la sua cyberdifesa

La Commissione Europea ha proposto una serie di misure per potenziare la cyberdifesa dell’Unione, in particolare migliorando la risposta ai cyber attacchi, ampliando la condivisione di cyber intelligence, organizzando esercitazioni militari informatiche e creando un vero e proprio bollino di qualità per i prodotti che garantiscono una solida difesa IT.

I crescenti rischi di questi anni, in particolare gli attacchi – reali e potenziali – alle procedure di voto dei singoli Paesi della UE, i furti di dati alle aziende europee, le frodi bancarie e le epidemie di ransomware, hanno spinto la Commissione a preparare dei piani per rafforzare le difese cyber della UE e dei singoli Paesi. Anche la creazione di una nuova Agenzia europea di cybersecurity, senza perdere ciò che ha fatto l’ENISA dal 2005 a oggi, va in questa direzione.

Si darà ampio spazio anche alla cyberdifesa: nel 2018 l’Unione Europea creerà una piattaforma per l’istruzione e la formazione in tema di cyberdifesa, mentre si rafforzerà la cooperazione con la NATO.

Tutte le novità nella parte sulla sicurezza informatica dello Stato dell’Unione 2017.

 

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.