
Il Cyber Command statunitense prosegue la sua lunga (e lenta) marcia di affrancamento dalla National Security Agency. La scorsa settimana lo USCYBERCOM è stato elevato al rango di “Unified Combatant Command“, ponendolo quindi allo stesso livello degli altri comandi del Dipartimento della Difesa, che comprendono i comandi a competenza geografica (ad es. lo USEUCOM, United States European Command, che coordina le operazioni in Europa) e i comandi definiti funzionali (ad es. lo USSOCOM, United States Special Operations Command, che supervisiona le operazioni delle forze speciali). Allo stesso tempo al vertice del CYBERCOM è arrivato il generale dell’esercito Paul Nakasone, che ha preso il testimone dall’ammiraglio Michael Rogers.
Per ora continua la condivisione del comando fra Cyber Command e National Security Agency – i team e le operazioni sono distinti, ma i ruoli di comandante del primo e direttore della seconda sono affidati alla stessa persona. Anche la base è la stessa, Fort Meade, da oltre sessant’anni sede della NSA.
In passato più volte si è parlato di separare chiaramente il CyberCom dall’NSA, scegliendo leader diversi per le due strutture. Il passaggio a UCC va sicuramente in questa direzione, e la differenziazione sempre più marcata fra “cyber warfare” e “cyber intelligence” non fa che rendere la questione ancora più attuale, ma la separazione avverrà solo quando il Cyber Command sarà pienamente autonomo e non dovrà più dipendere dalla NSA per uomini, mezzi e infrastrutture.